Protagonisti una greca, uno spagnolo ed un sacco
di enunciati pseudo poetici.
Io sono una da frasi ad effetto.
Sono una a cui piacciono le citazioni, una che resta intrappolata in pochi caratteri, una che pensa prima al titolo che alla storia. Amante dell'ermetismo, suppongo possiate chiamarmi. Ma sono anche il tipo di persona che pensa alla sua biografia prima ancora di essersi diplomata, che può essere considerata arrogante, ma che semplicemente ci mette molto ad addormentarsi. E così, finalmente, un giorno, la vidi: la copertina. Un pavimento di legno bianco scrostato prende tutta la pagina, sopra, una polaroid che ancora non si è sviluppata, luminosa e misteriosa perché potrebbe aver immortalato qualunque cosa. A troneggiare su questo paesaggio così minimale il mio nome e tre lettere in Times New Roman: Bio.
Bio, vita, sono molto affascinata da questa parola. Mi piace il fatto che sia antica, ma allo stesso tempo di uso comune fra gli abitué dei social network. Che tu sia uno stoico greco con la toga drappeggiata addosso o un americano di quattordici anni che mangia troppi hamburger, comunque sia bio significa vita per te. Certo, la sfumatura è diversa, specialmente considerando che oggi per bio si intendono poche parole, una frase, per rappresentare la tua persona, e che molti addirittura optano per una semplice emoticon. Comunque, è una parola che è sopravvissuta alla polvere ed ora si erge scintillante e beffarda sulle sue sorelle dimenticate. I motivi per cui questo piccolo angolo di internet non si chiama 'Bio' sono però meno poetici. Innanzitutto, l'indirizzo non era disponibile. A quanto pare uno spagnolo appassionato di biologia e di punti esclamativi è arrivato prima di me (Ho controllato). Secondo, avevo paura di essere aggredita da una valanga di vegani delusi dalla povera presenza di quinoa e latte di mandorla su questo blog. Così mi sono ritrovata costretta a dover aggiungere 'Graphia' e la cosa non mi dispiacque. Grafia significa scrittura, e qui è proprio quello che stiamo facendo: scrivere. Inoltre, essendo qualcosa che idealmente dovrei continuare a fare per almeno un anno, mi sembra anche un nome azzeccato. 'La Scrittura della Vita', ossia ciò che scrivo mentre vivo, almeno così la interpreto io. Mi piace anche appellarmi al significato che erroneamente ha assunto la parola 'Bio' nella recente ondata di succhi di cavolo e braccialetti dell'equilibrio: sano. Una scrittura sana, perché priva di influenze o restrizioni. Pura, naturale.
Per quanto riguarda gli slash, il ph, l'accento e il mezzo corsivo, poi, semplicemente faceva fico.
Nessun commento:
Posta un commento